Nuova presidente per il Rotary Club L’Aquila. E’ la dottoressa Nicoletta Proietti che nel corso del tradizionale “passaggio del martelletto” tenutosi a Casale Signorini martedì scorso ha ricevuto il “collare” dalla dottoressa Rosa Persia che ha guidato il sodalizio cittadino prima di lei.
“E’ stato un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni per le cose fatte e gli obbiettivi raggiunti” ha detto la past president Rosa Persia che nel corso della serata ha ripercorso il lavoro fatto sotto la sua presidenza sottolineando in particolare la sempre maggiore partecipazione di cittadini alle manifestazioni rotariane e i service svolti per sostenere il territorio attraverso un numero importante di iniziative concrete.
Laureata in scienze dell’alimentazione e nutrizione umana, Nicoletta Proietti indosserà quindi il collare per l’anno rotariano 2024/2025
“So di dover continuare a seguire un percorso impegnativo al servizio del nostro territorio” dice la neo presidente Proietti. “L’intero Club lavorerà come sempre con umiltà e spirito di servizio, determinati a permeare sempre più il tessuto sociale degli ideali rotariani”.
Oltre alla presidente Proietti, entrano nel Consiglio Direttivo: Vicepresidente
Giorgio Paravano, Presidente Incoming Roberto Maccarrone, Past President, Rosa Persia, Segretario
Marco Iovinelli, Tesoriere
Carlo Fonzi. Consiglieri:
Sergio Basti, Antonio Di Stefano, Fabrizio Marinelli. Prefetto, Barbara Conteduca.
Durante la serata sono stati consegnati riconoscimenti ai soci che maggiormente si sono distinti per impegno e risultati.
PAUL HARRIS FELLOW
Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il vicesindaco Raffaele Daniele, il past Governor Sergio Basti, l’ex prefetto della provincia dell’Aquila, Francesco Alecci, don Carmelo Pagano Le Rose e le più alte cariche dei service aquilani.
Ospiti Istituzionali
Infine scambio del collarino tra i giovani del Rotaract. L’uscente Benedetta Alfonsetti ha passato le consegne alla nuova presidente Ludovica Carducci.
Ogni anno durante il Congresso Distrettuale il Rotary 2090 da valore all’impegno dei club più operosi. Ringraziamo il Governatore 2023-24 Gesualdo Angelico per il riconoscimento al nostro club con Rosa Persia Presidente Rotary L’Aquila e Massimo Casacchia, Presidente Commissione D.E.I. Rotary2090 di nuovo, con nostro orgoglio, Paul Harris Distrettuale!
Il Rotary Club L’Aquila festeggia i suoi 75 anni di attività. Lunedì 17 giugno, nel Palazzetto dei Nobili a partire dalle ore 18:00, i soci del più antico club cittadino, oggi guidato dalla dottoressa Rosa Persia che il 2 luglio passerà il testimone alla dottoressa Nicoletta Proietti, ripercorreranno le tappe che hanno portato alla fondazione del sodalizio cittadino e le azioni più significative sostenute negli anni sempre con spirito di servizio a favore del territorio. Nel corso della serata sono previsti gli interventi della presidente Rosa Persia, dell’avv. Fabrizio Marinelli, dell’Ing. Sergio Basti, del prof. Carlo Fonzi, del dr. Raffaele Marola e del prof. Massimo Casacchia. Al termine ci sarà un brindisi e un rinfresco. Insomma, sarà un’occasione unica per celebrare i valori che hanno ispirato e guidato per tre quarti di secolo il club aquilano al servizio del prossimo.
Questi i nomi dei soci fondatori che nel 1949 dettero vita al Rotary Club L’Aquila: dott. Giovanni Albano – prof. Giuseppe Bacci – avv. Giovanni Centi Colella – ing. Carlo Covelli – dott. Giovanni Fanti – prof. Giovanni Giordano – rag. Vittorio Janni – ing. Pasquale Lemme – dott. Luigi Leone – ing. Adelchi Mariani – avv. Gustavo Marinucci – avv. Ugo Marinucci – avv. Francesco Martinez – cav. Mariano Masci – comm. Giuseppe Mori – ing. Bernardino Pacilli – dott. Odillo Paolini – ing. Luigi Puglielli – rag. Francesco Setta – prof. Alessandro Vivio – avv. Francesco Volpe.
Di seguito si riporta il discorso pronunciato il 5 dicembre 1989 da Giovanni Fanti in occasione del quarantennale del Rotary Club L’Aquila.
“Eravamo agli ultimi mesi del 1947, quando non erano ancora sopite le lacerazioni morali e materiali prodotte dallo sterminio dell’ultima disastrosa guerra. I fortunati sopravvissuti, più o meno colpiti, si erano rifugiati nell’intimità delle proprie famiglie. Il mondo si affannava alla ricostruzione dei beni materiali e trovava seria difficolta alla riscoperta dei valori morali dell’uomo. Il carissimo prof. Giuseppe Bacci, Docente di matematica e fisica nel nostro Liceo Classico, segnalò ad un gruppo di amici che in Roma era sorto il “Rotary Club” facente parte di una Associazione, che era stata fondata fra quattro amici in Chicago (U.S.A.) nel 1905 dall’avv. Paul P.Harris; tale denominazione era stata suggerita dal fatto che le riunioni dei componenti del Club avvenivano a rotazione negli uffici di ciascun socio. Con l’espandersi dell’associazione fuori i confini degli U.S.A. e con l’ammissione del Canada, nel 1912 il nome fu cambiato in “Rotary International”.
Lo scopo di tale associazione è quello di sviluppare I’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attività, attraverso lo sviluppo di relazioni amichevoli tra i soci, scelti fra persone residenti nel territorio del Club, esponenti di “classifiche” professionali ed impiegatizie diverse, associati senza alcuna prospettiva di interesse economico o di prestigio personale, ma con il solo proposito di informare la pratica dei propri affari e professioni ai principi della più alta rettitudine, onde promuovere e propagandare fra gli uomini e fra i popoli la comprensione e la buona volontà, e raggiungere la pace fra le nazioni.
Lo Statuto del “Rotary International” prevede la sua organizzazione con un Consiglio centrale, con i Governatori Distrettuali e con Rotary Club locali. In Italia erano sorti fin al 1925 alcuni Club nelle città di maggiore importanza (Roma, Genova, Firenze, Venezia, Napoli e Palermo); ne erano seguiti altri nel 1927 a Brescia, nel 1928 a Messina, nel 1930 a Catania e nel 1933 a Bari. Per evidenti incompatibilità con i principi del passato Regime, tutti i suddetti Club italiani erano stati soppressi e poterono riaprire le loro sedi soltanto dopo la fine dell’ultimo conflitto mondiale. Quello di Roma inizio nuovamente la sua attività nel 1948 sotto la presidenza dell’ammiraglio Raffaele de Courten, cui fece seguito negli anni 1949-1950 il nostro illustre corregionale, avv. Omero Ranelletti, che nel periodo 1955-1956 fu Governatore del 92° Distretto del Rotary Club lnternational.
La nostra città era allora costituita quasi esclusivamente dal “centro storico” chiuso fra le tradizionali nostre mura cittadine; i collegamenti con il mare Adriatico e con Roma erano particolarmente disagevoli, non essendo stata ancora neppure immaginata la meravigliosa autostrada Roma-L’Aquila-Teramo, alla cui realizzazione, successivamente, il nostro Club diede il suo valido contributo. Gli incontri fra gli amici aquilani presso il Salone del Grand Hotel si intensificavano e spesso furono nostri ospiti i soci del Rotary Club di Roma: il Governatore del 46° Distretto, allora comprendente l’intero territorio italiano, era Piero Portaluppi: quest’ultimo giudicò possibile organizzare in L’Aquila un nuovo Club, esistendo tutti i presupposti previsti dallo Statuto e dal Regolamento del “Rotary International”, e dallo Statuto-tipo del “Rotary Club”, per cui il suo delegato, avv. Omero Ranelletti, iniziò la procedura presso il Consiglio Centrale per la organizzazione del nostro Club. A brevissima distanza dal periodo trascorso tra privazioni di ogni libertà, tra prigionie, tra violenze ed incertezze per la sopravvivenza delle persone e dei popoli, la nuova associazione offriva agli amici aquilani, legati già da reciproca stima, non sol tanto l’occasione di intensificare i loro rapporti amichevoli nelle “conviviali” settimanali presso la sede del costituendo Club, ma anche di allargare il campo delle relazioni stesse in città con persone operanti in altre “classifiche”, di provata onestà e correttezza; offriva inoltre la possibilità, negli incontri con soci di altri Club italiani ed internazionali, di indirizzare la propria attività privata, professionale e pubblica al concetto del “servire”, nell’interesse della società in cui si vive, e di propagandare la comprensione, la buona volontà, la collaborazione e la pace fra le Nazioni.
Fu così che – “Padrino” il Rotary Club di Roma – unico allora esistente nell’ltalia centrale – il 7 maggio 1949 fu costituito il “Rotary Club” provvisorio dell’Aquila, con sede presso il Grand Hotel, con ventuno soci, esponenti in citta di aItrettante “classifiche” professionali ed economiche. Il primo Presidente del nostro Club fu l’indimenticabile e notissimo penalista avv. Gustavo Marinucci; ne fu Segretario il prof. Giuseppe Bacci e rivestì la carica di Prefetto l’altro fondatore del Club ed attuale suo decano, avv. Ugo Marinucci che – per le riconosciute doti di cortesia, sia nei rapporti tra i soci ed ospiti, sia nei riguardi degli altri Club in occasioni di riunioni distrettuali ed internazionali – è stato sempre confermato nella carica di Prefetto, esclusa la parentesi in cui egli stesso ricoprì la carica di Presidente. Non arrecò sorpresa il comportamento di quelle persone che, per la loro colorazione politica, o per la loro vocazione congenita, non potevano accettare di buon grado il nascere di una associazione, per altro internazionale e di provenienza americana.
Non potendo esprimere giudizi negativi nei confronti dei singoli soci, con i quali i rapporti personali di stima e di fiducia rimanevano integri come per il passato, esse riversarono tutta la loro avversione verso il nascente Club, denunciandolo alIa pubblica opinione, quasi si trattasse di una associazione fra privilegiati intesa esclusivamente alIa tutela dei propri affari ed al miglioramento del proprio esclusivo benessere: opinione successivamente modificata con la constatazione della reale attività del Club nell’interesse della città. Invero i rotariani, essendo tutti socialmente ed economicamente indipendenti, per effetto delle rispettive attività professionali, prestano con entusiasmo la loro opera alIa realizzazione di programmi del Club, disinteressatamente, e con evidente vantaggio a favore della società presso cui vivono, ricevendo l’unico privilegio di avere l’occasione di potere contrarre o di intensificare vere amicizie con rappresentanti di aItre “classifiche”, che, altrimenti, non avrebbero potuto verificarsi.
Ci turbò sensibilmente il comportamento di alcune persone che, anche in Chiesa, non mancarono di inveire contro le “Società Segrete”, facendo evidenti allusioni al “Rotary Club dell’Aquila”. Era infatti notorio che, anche se più o meno praticanti, tutti i soci fondatori eravamo cattolici, e – come tali – per la natura internazionale del Rotary, eravamo certi di non fare cosa contraria alla nostra fede religiosa: il Regolamento dell’associazione, infatti, prevede che i soci possono essere di qualunque religione ed impone ad essi di essere coerenti con le proprie convinzioni e di manifestare rispetto sincero, tollerante e costante per le credenze religiose altrui. Nel 1949 era nostro Arcivescovo mons. Carlo Confalonieri (successivamente eletto Cardinale) verso il quale tutta la cittadinanza aquilana nutre tuttora sentimenti di devozione, stima ed intensa riconoscenza per la paterna e perfetta guida della Diocesi nei dieci anni del suo ministero, per avere salvato la citta, con la sua prudente e saggia intermediazione, dalla distruzione minacciata dalle truppe tedesche in ritirata.
L’alto Prelato aveva sempre richiamato I’attenzione del popolo cattolico a difendersi dall’indirizzo allettante del comunismo ateo e materialista, e dalla “massoneria” tradizionale che “da tanti decenni riannodava segretamente le sue trame”, come ebbe a scrivere dal Vaticano, in una sua pubblicazione a ricordo del periodo da lui trascorso in L’Aquila: ma le omelie dell’Arcivescovo erano state dettate dalla consapevolezza del pericolo per la sopravvivenza della civiltà cristiana, a seguito dei tristi avvenimenti e profondi cambiamenti avvenuti nella Società a causa dell’ultimo conflitto mondiale, e non certo con riferimento al nostro Club, che, invece, venne fondato soltanto nel 1949. Ricevendo in Curia una Commissione, all’uopo nominata in seno al Club, l’Arcivescovo mons. Carlo Confalonieri dichiarò che, conoscendo personalmente tutti i fondatori, a suo giudizio I’appartenenza al Club non era vietata: al Prefetto del Club, avv. Ugo Marinucci, al quale era legato da sincera amicizia, confidò che il cristiano cattolico, prima di aderire ad una nuova Associazione, aveva il dovere di accertare se le finalità di essa potessero essere contrarie ai principi della nostra religione e di essere certo della indiscussa correttezza e moralità dei soci.
Si era lontani ancora dal 20 marzo 1965, data memorabile per tutto il “Rotary International”, nella quale per la prima volta S.S. Paolo VI, nell’impartire l’Apostolica benedizione con I’augurio di ogni favore dal Cielo, ha espresso il suo giudizio decisamente positivo, affermando che “la formula associativa era buona se, in così breve tempo, era riuscita a diffondere I’istituzione dappertutto”. In detta udienza in Vaticano, benignamente concessa, il Rotary International era rappresentato dall’indimenticabile nostro socio ed amico avv. Roberto Colagrande, allora Governatore del Distretto 188, al quale spettò il privilegio e l’onore di esprimere, unitamente al compianto Past Governor avv. Omero Ranelletti. i sentimenti di profondo ossequio di tutti i rotariani del mondo e di illustrare le finalità della nostra Associazione. Intanto il nostro Club diede inizio alla sua attività con l’entusiastico e massimo impegno dei fondatori, per cui dopo breve tempo il numero dei soci aumentò e le principali “classifiche disponibili” in città furono riempite: furono nominate le Commissioni per l’attività interna, per l’attività professionale e per l’attività internazionale: sarà compito dei soci di illustrare i risultati reali conseguiti dal Club in attuazione dei programmi proposti dalle dette Commissioni.
E’ per me doveroso ricordare che le autorità cittadine dell’epoca manifestarono sempre vivo interesse verso il nostro Club, onorandoci con la loro cortese presenza alle nostre manifestazioni, ed esprimendo ufficialmente il loro particolare apprezzamento per quanto veniva disinteressatamente realizzato al servizio della città. In un clima di piena collaborazione, concordia e serenità, con gli amici delle città abruzzesi in un periodo in cui – fra I’altro – era fortemente sentito il “campanilismo”, per le notevoli trasformazioni della Società e per le numerose competizioni amministrative e politiche delle Provincie e della nascente Regione, il nostro Club ebbe I’onore di essere “Padrino” di alcuni nuovi Club: infatti vennero fondati i Club di Pescara nel 1953, di Chieti nel 1954, di Teramo nel 1957, di Avezzano nel 1959 e di Sulmona nel 1961. Avemmo il piacere di partecipare, con una folta rappresentanza di soci quale “Padrino”, alIa fondazione del Club di Rieti nel 1952. Nella speranza che non abbia commesso errori “storici” mi sia consentito di rivolgere un affettuoso pensiero a tutti i soci fondatori, e particolarmente a quelli ormai non più tra noi, per il privilegio concesso a me ed all’indimenticabile amico rag. Vittorio Janni, entrambi allora molto più giovani degli altri, di potere partecipare nel 1949 alIa fondazione del Rotary Club dell’Aquila, con persone fra le più stimate e qualificate della città e della provincia, affermati “esponenti” delle altre “classifiche” da essi ricoperte. Ad essi sono vivamente grato perchè, in seno al Club, ho avuto la possibilità e la gioia di intensificare i rapporti amichevoli con vecchi e nuovi amici, di migliorare me stesso attraverso I’incontro con personalità cittadine, italiane e straniere – giacchè con entusiasmo il nostro Club è stato rappresentato nei vari Congressi sia in patria sia all’estero – amici che, per la loro alta preparazione professionale, per la indiscussa loro condotta morale, per il disinteressato ed entusiastico impegno profuso nell’azione rotariana, sono e saranno di esempio ai futuri soci del nostro Club per il conseguimento delle finalità della associazione, che possono riassumersi nel sentito bisogno di diffondere nel mondo relazioni amichevoli tra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali, uniti al comune proposito di “servire” per il benessere della società e per la pace nel mondo.”
E poi, a sorpresa, la nostra socia Franca Fanti ci torna “1a Vincitrice Assoluta” da San Benedetto del Tronto, che ha organizzato per il Rotary Italia, il Torneo di Tennis Internazionale di ITFR della nostra felloship Rotariana.
Questo evento, che attira talenti da ogni parte del globo, non solo rappresenta un’apice di competizione sportiva, ma incarna anche lo spirito di amicizia e cooperazione che il Rotary International promuove attraverso le sue iniziative.
Le regole prevedono match al meglio di 3 set, a quattro games, in caso di 3/3 tie break, killer point, eventuale terzo set il long tie break ai 10 punti.
Un incontro scientifico sulla genomica, a carattere divulgativo e aperto a tutti, in forma di talk, condotto dal noto giornalista scientifico Paolo Castignani
L’AQUILA – Grande successo del convegno Rotary sulla medicina genomica organizzato a L’Aquila.
L’evento, dal titolo “ RIVOLUZIONE MEDICA SUPPORTATA DALLA GENOMICA”, si è svolto ieri pomeriggio presso l’Auditorium Ance dell’Aquila con il patrocinio del Comune dell’Aquila, dell’Università dell’Aquila, della ASL 01 , dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurgici .
Nel corso del convegno, dopo i saluti istituzionali della presidente, dott. Rosa Persia, dal presidente dell’ordine dei medici, dott. Mario Giannoni, del Rettore UNIVAQ Edoardo Alesse e del vice sindaco Raffaele Daniele, la discussione, moderata con la consueta bravura dal giornalista e divulgatore scientifico Paolo Castignani, è stata avviata dagli interventi del prof. Francesco Brancati, Ordinario di Genetica Medica e Direttore Genetica Medica Ospedale San Salvatore che insieme alla Dott.ssa Chiara De Luca, Medico Genetista, Assegnista di Ricerca UNIVAQ hanno interessato la folta platea sul tema “highlights e stato dell’arte”.
Successivamente il Dott. Vincenzo Salpietro Damiano, Ordinario di Pediatria, Direttore Scuola Specializzazione Pediatria e Clinica Pediatrica Università AQ, ha parlato di “La Genomica in pediatria“.
il Dott. Mattia Capulli, Biotecnologo, Professore docente di Embriologia ed Istologia presso UNIVAQ e co-fondatore di Dante Labs srl. ha affrontato di seguito un tema di estrema attualità quale “Big data e intelligenza artificiale nella genomica“.
Ancora, gli “Aspetti etici, medico legali nell’applicazione della genomica” sono stati scandagliati dalla dott.ssa Patrizia Masciovecchio , specialista in Medicina Legale, già direttore UOC Medicina Legale ASl1. A seguire il Prof. Luciano Mutti, professore di Oncologia presso UNIVAQ, Primario UOC Oncologia Ospedale San Salvatore ASL 1, ha trattato “L’applicazione della genomica nell’ambito della terapia oncologica“.
È toccato poi al Dott. Franco Papola, direttore UOC Centro Regionale di Immunoematologia e Tipizzazione Tissutale ASL 1 informare su “Innovazione tecnologica nel trapianto“. Infine la Dott.ssa Maria Scimitarra, Dirigente Medico UOC Centro Regionale di Immunoematologia e Tipizzazione Tissutale ASL 01 ha concluso la discussione illustrando il tema relativo a “Innovazione tecnologica nel trapianto. La genomica in pediatria. Farmacogenetica e medicina personalizzata“.
L’AQUILA – Sarà presentato dal giornalista Rai, Andrea Fusco, venerdì 31 maggio alle ore 18 presso lo sport hub-official store L’Aquila 1927, in corso Vittorio Emanuele, 79 il libro “Calcio, politica e potere” edito da “Il mondo nuovo“. Il lavoro che analizza le dinamiche geopolitiche che si intrecciano con il mondo del pallone è stato scritto da Narcís Pallarès-Domènech, Alessio Postiglione e dall’aquilano Valerio Mancini. Oltre agli autori interverranno Goffredo Juchich, amministratore L’Aquila 1927, Rosa Persia, presidente del Rotary Club L’Aquila che patrocina l’evento e Francesco Ghirelli, presidente onorario dell’Aquila 1927.
“L’opera è, sostanzialmente, l’edizione, ampliata ed aggiornata, del loro precedente libro, intitolato “Calcio & Geopolitica” (Edizioni Mondo Nuovo, 2021), che ha anche ottenuto, tra le altre cose, una menzione speciale al “56° Concorso Letterario del Coni” nel 2022, ma presenta, al suo interno, tutta una serie di novità, legate evidentemente agli scenari geopolitici, inevitabilmente connessi al mondo sportivo, e calcistico in particolare, in perenne mutamento.
Uno degli obiettivi principali del libro, in effetti, è proprio quello di analizzare e porre in evidenza i motivi e le dinamiche dei Paesi e delle grandi potenze che utilizzano il calcio per i propri scopi strategici, spesso per affermare la propria esistenza o comunque per imporsi come interlocutori privilegiati nello scacchiere politico ed economico internazionale”.
Gli autori
Narcís Pallarès-Domènech, nasce nel 1979 a Sant Jaume dels Domenys (Catalogna). Analista politico, esperto di sicurezza e relazioni internazionali. Laureato in Scienze politiche all’Universitat Autònoma de Barcelona. Master in Geopolitica e Master in Comunicazione e Lobbying nelle Relazioni Internazionali presso la SIOI-UN Italia. Master di Geopolitica e Sicurezza Globale presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Guest lecturer presso la cattedra di Geografia delle Lingue dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Si occupa delle relazioni esterne e istituzionali della Delegazione del Governo della Catalogna in Italia. Co-autore di un manuale di criminologia pubblicato in America latina. È socio del Futbol Club Barcelona e appassionato di calcio internazionale.
Alessio Postiglione, giornalista professionista e Cavaliere dell’Ordine del merito della Repubblica. Già Research assistant dell’Istituto Universitario Europeo, direttore del Master in Political marketing della Rome Business School, docente in comunicazione per la LUISS, l’Università Internazionale di Roma, la Sapienza e la SIOI; ha scritto per La Repubblica, Il Mattino, l’Huffington Post, L’Espresso; ex capo redattore de L’Identità. È stato Capo ufficio stampa presso Presidenza del Consiglio, portavoce del sottosegretario alla Funzione pubblica, addetto stampa al Parlamento europeo, al Comune di Napoli e al Ministero della Cultura. È stato relatore alle Nazioni Unite di New York, al Parlamento europeo, al Senato e alla Camera dei deputati. Ha scritto Popolo e populismo (Cairo, 2019), con il quale ha vinto il premio Milano International, Sahara, deserto di mafie e jihad (Castelvecchi, 2017), The leftist rhetoric of the right wing propaganda in L’extreme droite in Europe (Bruylant, 2016). Vincitore della menzione speciale del Premio giornalistico e letterario Coni 2022 con Calcio e geopolitica (Edizioni Mondo Nuovo, 2021).
Valerio Mancini, analista e politologo esperto di relazioni internazionali e, in particolare, di politica latino-americana. Ha lavorato per l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), l’OCSE e per il MAOC-N, Centro di Analisi ed Operazioni Marittime – Narcotici. Docente presso la Rome Business School e l’Istituto “Armando Curcio”, è stato visiting lecturer in numerose università in Italia e all’estero; direttore del Centro di ricerca della Rome Business School, dove insegna anche “Geopolitica dello sport”. Autore e co-autore di articoli e pubblicazioni accademiche, ha lavorato per il quotidiano colombiano El Espectador e collabora dal 2010 con il programma radiofonico dell’Universidad Nacional de Colombia, UN Analísis. Grande appassionato di calcio, vive da anni tra Europa e Sudamerica.
A L’Aquila l’evento Distrettuale Rotary 2090 per il progetto D.E.I.
L’AQUILA giovedì 23 Maggio alle ore 14.30Aula Magna Alan Turing – Polo Universitario di Coppito (AQ)Il Distretto Rotary 2090 nella persona del suo governatore Gesualdo Angelico e la Commissione distrettuale “Cure Mentali”, organizzano d’intesa con il Rotary club L’Aquila e il Rotary Club L’Aquila Gran Sasso d’Italia, con il Dipartimento Universitario MeSVA, con l’Ordine Provinciale dei Medici e degli Odontoiatri e con l’Ordine dei Giornalisti della Regione Abruzzo, un incontro di grande attualità che intende approfondire il tema del pregiudizio, a volte inconsapevole, diffuso nelle nostre comunità nei riguardi di persone che vengono percepite diverse e quindi potenzialmente pericolose da cui difendersi.
Il Rotary Internazionale ha identificato il mese di Maggio come quello della “Consapevolezza della Malattia Mentale”, pertanto l’intento di questo convegno è anche quello di coltivare, soprattutto nei giovani, una cultura diversa, equa e inclusiva che è essenziale per realizzare una visione nel mondo orientata al rispetto e ai valori della convivenza civile.
Sotto la Presidenza della dottoressa Rosa Persia, la Commissione Rotary Foundation del Rotary Club L’Aquila ha concluso, con un budget di 6mila dollari Usa, il progetto “Scuola Materna Laura Castri” nel disagiato e periferico quartiere di Tondo, a Manila, nelle Filippine, con la collaborazione dei Club Atessa-Media Val di Sangro, L’Aquila-Gran Sasso d’Italia, Rotaract L’Aquila e con il contributo extra-Rotary di due Ditte edili aquilane (SO.AL.CO e CO.GE.A).
La Scuola Materna intitolata alla memoria della giovane aquilana Laura Castri – si legge in un comunicato – è stata fondata circa 10 anni fa dalle Suore Missionarie Zelatrici del Sacro Cuore dell’Istituto “Maria Ferrari” della Casa di Manila in prossimità di una vasta area di baraccati e di vulnerabili. Tondo è il più grande distretto di Manila ed è una delle aree più densamente popolate del mondo con circa 70mila abitanti per chilometro quadrato. Oltre il 50% della popolazione vive sotto la soglia di povertà.
Varie organizzazioni umanitarie cercano in tutti modi di salvare il crescente numero di bambini di strada che soffrono la fame quotidianamente e la maggior parte della popolazione è priva delle minime condizioni igieniche, di acqua potabile e spesso di energia elettrica.
IL COMUNICATO COMPLETO
Con il loro intervento educativo, ed anche con un costante supporto alimentare, le Suore dell’Istituto Ferrari si sono proposte come una chiave per scardinare la marginalità e l’esclusione di tanti bambini, esposti quotidianamente ai rischi della devianza nelle sue forme più subdole, come il deprecabile mercato sessuale che può essere considerato una conseguenza logica del diritto di sopravvivere alla stessa miseria.
Nella scuola materna delle Suore Ferrari della Missione di Tondo il sostegno nutrizionale è parte integrante dell’attività di accoglienza e di integrazione dei minori, inteso come un intervento necessario, propedeutico alla stessa didattica, dettato dalla costante situazione di malnutrizione e denutrizione che coinvolge i bambini del contesto di riferimento della Scuola.
Con questo Progetto DG2456793 il Rotary Club L’Aquila, come Club capofila ideatore e responsabile del Progetto, ha voluto tendere la mano a questa periferia del mondo cercando di essere d’ausilio ai bambini del bisognoso quartiere di Tondo potenziando i materiali didattici, tra cui una stampante, 6 smart-TV da 50 pollici per le 4 aule della scuola, per la sala polivalente di avvio all’informatica e per la sala giochi, rinnovando gli arredi delle aule con 60 sedioline con tavolinetto ribaltabile, fornendo attrezzature ludiche per gli spazi esterni (3 scivoli) e per gli spazi interni (15 confezioni di blocchi da costruzione), materiali di cancelleria e attrezzature da giardinaggio per la realizzazione di un orto-giardino didattico che permetta di educare i bambini piantando il futuro e alimentando la speranza di una vita dignitosa pur in una zona degradata di una grande metropoli asiatica.
Il Rotary Club L’Aquila è lieto di annunciare la cerimonia di premiazione di una borsa di studio dedicata all’architetto Ruggero Ruggeri, illustre socio, mai dimenticato, del club. La borsa di studio, del valore di 5.000 dollari, destinata agli studenti residenti all’Aquila e provincia e iscritti a qualsiasi facoltà di Architettura di Università pubbliche, è stata assegnata dalla giuria a Ferdinando Tempesta, nato ad Avezzano nel 2000 e studente di Architettura alla Sapienza di Roma. L’iniziativa è stata resa possibile dalla generosità dell’imprenditore Carlo Ruggeri, amico ed estimatore dell’architetto Ruggeri, e sarà ripetuta anche nei prossimi quattro anni con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’eccellenza accademica nel campo dell’architettura. La cerimonia di consegna del premio avrà luogo lunedì 22 aprile alle 18 presso il suggestivo Palazzetto dei Nobili, alla presenza dei familiari dell’architetto, Camilla e Miska Ruggeri, che interverranno insieme a Rosa Persia, presidente del Rotary Club L’Aquila; ad Edoardo Alesse, rettore dell’Università dell’Aquila; a Walter Mariotti direttore della rivista Domus; all’architetto Antonio Di Stefano e al commercialista Vincenzo Merlini. Sarà un’occasione per celebrare il contributo e il ricordo indelebile dell’architetto Ruggeri e stimolare giovani talentuosi a seguirne le orme.
Giornata di riflessione con illustri relatori su un tema denso di incognite: l’intelligenza artificiale.Venerdì 19 aprile, si è svolta a Torino, presso l’Aula Magna di Palazzo dell’Arsenale, l’Evento Cerimoniale per la Premiazione dei lavori che hanno partecipato alla tredicesima edizione del Concorso Nazionale Rotary Interdistrettuale “Legalità e cultura dell’etica 2023-2024”, sul tema dell’intelligenza artificiale che investe il futuro delle giovani generazioni con il seguente titolo: “Intelligenza artificiale a breve, tra opportunità, rischi e possibili illegalità. Viaggio verso l’ignoto: evoluzione o declino”.Vincitrice del terzo premio di questa importante selezione è una studentessa iscritta al II anno del Corso di Laurea in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica dell’Università dell’Aquila, Jasmine Baldo, autrice e coordinatrice del lavoro, consistente in un elaborato sull’intelligenza artificiale e il potenziale ruolo di quest’ultima nell’ambito della ricerca, della diagnosi e del trattamento dei disturbi mentali. La studentessa è stata accompagnata dalla Vice-Presidente del corso di laurea e docente di riferimento per il lavoro la prof.ssa Laura Giusti. Con soddisfazione ed orgoglio, hanno presenziato alla premiazione il nostro Past President Prof. Massimo Casacchia, Professore Emerito di Psichiatria dell’Università dell’Aquila, membro del Rotary Club L’Aquila e delegato per tale iniziativa nazionale e il Referente del Distretto 2090, il Presidente Luigi Falancia.