2019 – PERDONANZA ROTARIANA

https://www.facebook.com/rotarylaquila.org/posts/1088119521397744

DON MAZZI PREMIATO DAL ROTARY AQUILANO IN OCCASIONE DELLA PERDONANZA CELESTINIANA
“Chiedo al Rotary di aiutarmi nel mio ultimo progetto: l’abolizione del carcere minorile. I nostri genitori ci invitavano sempre a stare attenti alle cattive compagnie; così i giovani che sbagliano non vanno messi insieme a quelli peggio di loro ma inseriti in strutture dove sia possibile un vero processo di rinascita”. Così don Antonio Mazzi, fondatore della Fondazione Exodus, ai rotariani de L’Aquila in occasione della consegna del “Premio Rotary Perdonanza 2019”, lo scorso 28 agosto.
Il Premio, giunto alla XVII edizione, segna significativamente la partecipazione dei club rotariani del capoluogo abruzzese, il R.C. L’Aquila e il R.C. L’Aquila Gran Sasso, alle manifestazioni della “Perdonanza Celestiniana”, l’evento che da oltre sette secoli ricorda la bolla con cui nel 1294 Papa Celestino V concesse l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che avessero varcato da penitenti la porta santa della Basilica di Collemaggio e che viene considerato il primo Giubileo della storia.
La Perdonanza, che a L’Aquila realizza uno straordinario momento comunitario e identitario di fede e storia civile, vede da anni il Rotary in primo piano nella prospettiva di un raccordo pieno e profondo con la comunità. La consegna del “Premio” è certamente il momento forte di questa partecipazione, soprattutto perché essa conclude una riflessione sui temi propri della Perdonanza. Quest’anno, in un clima reso ancora più significativo dalla ricorrenza del decennale del tragico terremoto che distrusse la città alle prime ore del 6 aprile 2009, la consegna è avvenuta al termine di un Convegno sul tema “Dal perdono di Celestino alla misericordia di Francesco”, svoltasi presso quell’Auditorium Parco del Castello, che fu offerto da Renzo Piano alla città fra i primi segni di una volontà di rinascita culturale, nella salvaguardia della grande tradizione aquilana nel campo musicale.
Il Convegno, aperto dai saluti di Basilio Luigi Ciucci, Governatore del Distretto rotariano 2090, di Carlo Fonzi, Presidente del Rotary Club L’Aquila, di Dino Pignatelli, Presidente del Rotary Club L’Aquila Gran Sasso, e di Raffaele Daniele, vicesindaco della città, e brillantemente moderato dal giornalista Giorgio Paravano, ha affrontato il tema del perdono nel suo rapporto con la giustizia e nelle più ampie accezioni religiose, giuridiche, pedagogiche, etiche, storiche e letterarie. Il Prof. Fabrizio Marinelli, Ordinario dell’Università degli Studi aquilana, con il tema “Il perdono come forma di giustizia tra Dante e Manzoni”, pur senza perdere di vista il senso giuridico del rapporto tra perdono e giustizia, presente solo marginalmente del nostro ordinamento, ha esteso la riflessione al mondo letterario con particolare riferimento alla Cantica dantesca e al romanzo manzoniano. Sulla “incongruenza” storica della figura di Papa Celestino, il santo eremita Pietro da Morrone, eletto al soglio pontifico nel 1294, ha parlato Walter Capezzali, Presidente della deputazione di Storia Patria nella sua relazione “Il Papa eremita personaggio fuori del suo temo”: l’incongruenza che lo portò alla bolla della Perdonanza, rivoluzionaria nella sua gratuità in tempi in cui il perdono delle indulgenze era oggetto di mercificazione, e alla successiva rinuncia al soglio petrino, ma si tratta dell’incongruenza della profezia e dell’essere in anticipo sui tempi. Ovvio quindi il riferimento all’attuale pontificato di Francesco che ha rimesso al centro proprio il tema della misericordia. Ultimo relatore, il vescovo mons. Orlando Antonini, nella sua relazione “L’Aquila, Architetture sacre veicolo di perdono”, dopo aver riflettuto sul senso religioso del perdono, ha compiuto un viaggio tra le “incongruenze” stilistiche di alcune antiche architetture sacre, non dovute certo a errori bensì alla veicolazione di messaggi simbolici legati alla crocifissione di Cristo, punto nodale della “historia salutis” .
La conclusione del Convegno ha visto il consegno del Premio alla Fondazione Exodus in persona del fondatore don Antonio Mazzi, le cui motivazioni sono state esposte da Paola Iorio, Presidente della Commissione Rotary Perdonanza. Il ringraziamento di don Mazzi è stato un inno all’educazione al perdono, inteso come resurrezione e rinascita. Con un appello particolare: nessuno deve essere considerato irrecuperabile.
Angelo Di Summa